Pubblicato il: 1 Luglio 2025-Categorie: Tecnologie per il real estate -Tags: , , -
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Si parla spesso di realtà virtuale con riferimento alla sua evoluzione tecnologica e alla sua potenzialità di trasformare profondamente anche il settore immobiliare. Al netto delle narrazioni promozionali, è utile chiarire anzitutto cosa si intende con “Realtà virtuale” e cosa si può davvero fare oggi nel real estate. Esistono diversi livelli di digitalizzazione dell’esperienza, vari gradi di interattività ed una pluralità di tecnologie disponibili, ciascuna con specifici vantaggi e limiti.

Realtà Virtuale vs Realtà Aumentata vs Realtà Mista

La Realtà Virtuale immerge completamente l’utente in un ambiente digitale ricostruito in 3D, isolandolo dal mondo reale. La Realtà Aumentata, invece, consiste nella sovrapposizione di elementi virtuali al mondo reale, generalmente visibili attraverso smartphone o visori. Infine, la Realtà Mista rappresenta un’evoluzione di quella aumentata, in cui gli elementi virtuali possono interagire in tempo reale con l’ambiente fisico, creando un’esperienza più integrata e reattiva.

Ognuna di queste tecnologie offre potenzialità applicative diverse nel real estate. La realtà virtuale pura consente tour immersivi e coinvolgenti, quella aumentata può rivelarsi utile nella fase di arredo e personalizzazione degli spazi, mentre la mista resta ancora tecnologicamente acerba e costosa.

Esperienze statiche e dinamiche

Un altro elemento cruciale da considerare è il grado di interattività dell’esperienza. Le soluzioni statiche consentono di esplorare ambienti immobili, spesso attraverso visuali a 360°, ma senza possibilità di interazione diretta con lo spazio. Al contrario, le esperienze dinamiche permettono di muoversi virtualmente all’interno dell’ambiente, interagire con gli oggetti, modificare finiture, aprire porte o accendere luci, offrendo un’esperienza più coinvolgente.

Attualmente, le esperienze statiche risultano le più accessibili in termini di costi e qualità: esse offrono presentazioni visivamente impattanti, pur restando limitate nella libertà d’azione. Le soluzioni dinamiche, invece, si basano su motori 3D in tempo reale che richiedono una maggiore potenza computazionale e comportano un inevitabile abbassamento della qualità visiva. In cambio, esse consentono un elevato livello di personalizzazione ed un maggiore coinvolgimento dell’utente.

La qualità visiva attraverso hardware e software

Uno dei grandi problemi della realtà virtuale applicata al Real Estate è il compromesso tra qualità visiva e interattività. Ad oggi, l’unico modo per ottenere un effetto davvero “Wow!” in termini di resa grafica è usare immagini statiche e completamente virtuali. Queste possono essere renderizzate con appositi software e poi convertite in esperienze esplorabili con visori. Ma appena si vuole aggiungere movimento o interazione iniziano i limiti: i visori più diffusi hanno potenza computazionale limitata e la qualità visiva ne risente. Il fotorealismo lascia il posto a texture più povere e modelli meno dettagliati.

Costo e fattibilità

Molti sviluppatori e agenzie si pongono una domanda chiave: quanto costa e quanto incide realizzare un’esperienza di realtà virtuale per un immobile? La risposta, naturalmente, è: “Dipende!”. 

I tour virtuali statici rappresentano l’opzione più accessibile, sia in termini economici sia di tempi di realizzazione. Le esperienze dinamiche in tempo reale, invece, richiedono uno sviluppo più complesso con costi che possono salire sensibilmente in base al livello di dettaglio e interattività desiderati. L’integrazione con realtà aumentata o mista comporta investimenti ancora più consistenti, oggi giustificabili solo in presenza di progetti di ampia scala o collaborazioni con partner tecnologici.

In conclusione il vero problema è capire quale livello di esperienza virtuale sia davvero utile implementare in base all’obiettivo comunicativo o commerciale. Non sempre serve progettare un viaggio su Marte, fino a quando può bastare una buona e convincente fotografia a 360°. Tuttavia, è fondamentale restare aggiornati: il mercato e i suoi portali si muovono in fretta e le aspettative cambiano.

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Si parla spesso di realtà virtuale con riferimento alla sua evoluzione tecnologica e alla sua potenzialità di trasformare profondamente anche il settore immobiliare. Al netto delle narrazioni promozionali, è utile chiarire anzitutto cosa si intende con “Realtà virtuale” e cosa si può davvero fare oggi nel real estate. Esistono diversi livelli di digitalizzazione dell’esperienza, vari gradi di interattività ed una pluralità di tecnologie disponibili, ciascuna con specifici vantaggi e limiti.

Realtà Virtuale vs Realtà Aumentata vs Realtà Mista

La Realtà Virtuale immerge completamente l’utente in un ambiente digitale ricostruito in 3D, isolandolo dal mondo reale. La Realtà Aumentata, invece, consiste nella sovrapposizione di elementi virtuali al mondo reale, generalmente visibili attraverso smartphone o visori. Infine, la Realtà Mista rappresenta un’evoluzione di quella aumentata, in cui gli elementi virtuali possono interagire in tempo reale con l’ambiente fisico, creando un’esperienza più integrata e reattiva.

Ognuna di queste tecnologie offre potenzialità applicative diverse nel real estate. La realtà virtuale pura consente tour immersivi e coinvolgenti, quella aumentata può rivelarsi utile nella fase di arredo e personalizzazione degli spazi, mentre la mista resta ancora tecnologicamente acerba e costosa.

Esperienze statiche e dinamiche

Un altro elemento cruciale da considerare è il grado di interattività dell’esperienza. Le soluzioni statiche consentono di esplorare ambienti immobili, spesso attraverso visuali a 360°, ma senza possibilità di interazione diretta con lo spazio. Al contrario, le esperienze dinamiche permettono di muoversi virtualmente all’interno dell’ambiente, interagire con gli oggetti, modificare finiture, aprire porte o accendere luci, offrendo un’esperienza più coinvolgente.

Attualmente, le esperienze statiche risultano le più accessibili in termini di costi e qualità: esse offrono presentazioni visivamente impattanti, pur restando limitate nella libertà d’azione. Le soluzioni dinamiche, invece, si basano su motori 3D in tempo reale che richiedono una maggiore potenza computazionale e comportano un inevitabile abbassamento della qualità visiva. In cambio, esse consentono un elevato livello di personalizzazione ed un maggiore coinvolgimento dell’utente.

La qualità visiva attraverso hardware e software

Uno dei grandi problemi della realtà virtuale applicata al Real Estate è il compromesso tra qualità visiva e interattività. Ad oggi, l’unico modo per ottenere un effetto davvero “Wow!” in termini di resa grafica è usare immagini statiche e completamente virtuali. Queste possono essere renderizzate con appositi software e poi convertite in esperienze esplorabili con visori. Ma appena si vuole aggiungere movimento o interazione iniziano i limiti: i visori più diffusi hanno potenza computazionale limitata e la qualità visiva ne risente. Il fotorealismo lascia il posto a texture più povere e modelli meno dettagliati.

Costo e fattibilità

Molti sviluppatori e agenzie si pongono una domanda chiave: quanto costa e quanto incide realizzare un’esperienza di realtà virtuale per un immobile? La risposta, naturalmente, è: “Dipende!”. 

I tour virtuali statici rappresentano l’opzione più accessibile, sia in termini economici sia di tempi di realizzazione. Le esperienze dinamiche in tempo reale, invece, richiedono uno sviluppo più complesso con costi che possono salire sensibilmente in base al livello di dettaglio e interattività desiderati. L’integrazione con realtà aumentata o mista comporta investimenti ancora più consistenti, oggi giustificabili solo in presenza di progetti di ampia scala o collaborazioni con partner tecnologici.

In conclusione il vero problema è capire quale livello di esperienza virtuale sia davvero utile implementare in base all’obiettivo comunicativo o commerciale. Non sempre serve progettare un viaggio su Marte, fino a quando può bastare una buona e convincente fotografia a 360°. Tuttavia, è fondamentale restare aggiornati: il mercato e i suoi portali si muovono in fretta e le aspettative cambiano.

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